Cartografia

Tra le attività dell’Associazione Mineraria Sarda rientra anche la stesura di carte minerarie. La prima carta mineraria venne curata dall’ingegner Quintino Sella che ebbe modo d’interessarsi alle questioni minerarie come membro della Commissione Parlamentare che da lui prese nome.

In quel frangente Sella prese come base topografica una carta già esistente e vi riportò l’ubicazione delle concessioni e dei permessi minerari; la riproduzione della carta è custodita nell’atrio della sede dell’Associazione Mineraria Sarda.

Nel 1921 l’Associazione riprese l’iniziativa del Sella. Stavolta però, come base topografica, venne scelta un’altra celebre carta, quella del Lamarmora risalente al 1845. I due fogli, uno per il Nord e uno per il Sud dell’Isola, furono riportati i permessi come circoletti e le concessioni come dei poligoni.

Se l’elenco dei permessi e delle concessioni nella carta del Sella aveva occupato i due lati della carta, mezzo secolo più tardi fu necessario compilare un opuscolo a parte di ben quaranta pagine. Il che rileva come in cinquant’anni l’attività mineraria si fosse quanto meno decuplicata. Nei primi decenni del secolo, venendo incontro alle esigenze di concessionari e permissionari, l’Associazione Mineraria Sarda compilo una carta in scala 1:10000.